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valore giusto di tsh per ovodonazione

tartaruga
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Iscritto il: 02 nov 2015, 16:25

Re: valore giusto di tsh per ovodonazione

Messaggio da tartaruga »

Quando si parla di Tsh si fa riferimento a un ormone, chiamato anche ormone tireotropo, tirotropina, ormone tireostimolante o tireotropina. L’acronimo Tsh proviene dall’inglese, e significa Thuroid stimulating hormone. Il Tsh, in sostanza, è un ormone tropico che viene secreto dal lobo anteriore dell’ipofisi, chiamato adenoipofisi, il quale ha il compito di gestire e tenere sotto controllo l’attività secretiva di tutti gli ormoni prodotti dalla tiroide, incrementando, in particolare, la secrezione di tiroxina. Il rilascio del Tsh è controllato dall’ipofisi e dall’ipotalamo. Esso viene liberato nella vena ipofisaria, che fa parte del circolo venoso ipofisario, e da qui diffuso all’interno del circolo sistemico, dove raggiunge le cellule follicolari che fanno parte della tiroide. E’ proprio in queste cellule che esso favorisce il processo del camp. Nello specifico l’incremento della densità di campo provoca la pinocitosi dai follicoli tiroidei di colloide. Fondendosi con i lisosomi, le piccole gocce di colloide pino citate vanno a liberare in circolo gli ormoni della tiroide. Il Tsh, inoltre, agevola anche l’aumento del tessuto tiroideo, e provoca l’incremento del flusso di sangue in direzione della ghiandole tiroide. Inoltre, grazie a esso si verifica un aumento della produzione degli ormoni T4 e T3, e l’attività dei lisosomi per la proteolisi dei preormoni. Solitamente, la determinazione di questo ormone rappresenta l’esame che viene applicato per verificare la funzionalità della tiroide ed eventualmente sintomi di ipotiroidismo o ipertiroidismo. Questo tipo di esame viene richiesto prima di prescrivere la verifica di T4. L’esame, in pratica, ha la funzione di diagnosticare problemi di infertilità delle donne, e tenerli controllati, effettuare screening di ipertiroidismo nei neonati, diagnosticare eventuali alterazioni della tiroide dopo averne appurato i sintomi, gestire la terapia ormonale nei pazienti affetti da ipotiroidismo, effettuare uno screening della funzione della tiroide tra gli adulti, verificare se la ghiandola ipofisaria funziona in maniera corretta. Il Tsh viene prescritto nell’eventualità in cui la ghiandola tiroidea presenti un aumento delle dimensioni, o anche in caso di sintomi di ipotiroidismo i ipertiroidismo. Esso, inoltre, è prescritto con cadenza periodica, per controllare che la terapia sia efficace se la funzionalità tiroidea è alterata. Concludiamo segnalando che nelle donne incinte, in presenza di funzionalità tiroidea alterata, il Tsh viene prescritto anche successivamente al parto, per tenere sotto controllo il neonato e la madre. Non è disponibile un intervello univo di riferimento per l’analisi, nel senso che i valori di riferimento cambiano a seconda del sesso del paziente, dell’età, dei metodi analitici e della popolazione di riferimento. Ciò significa che il referto di ogni laboratorio deve prevedere intervalli di riferimento precisi. In generale, comunque, un valore alto di Tsh rappresenta il segnale di un’attività ridotta della tiroide, che non risponde nella maniera corretta alla stimolazione operata dal Tsh per colpa di un’alterazione acuta o cronica. Più raramente, a essa corrisponde un problema dell’ipofisi, per esempio un tumore. Se la concentrazione di Tsh è bassa, viceversa, significa che la tiroide è iperattiva, eventualmente per colpa di una terapia ormonale dovuta ad altro.
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