Una causa di infertilità piuttosto frequente nelle donne (e più raramente negli uomini, v. L'iperprolattinemia maschile) è una eccessiva produzione di prolattina da parte dell'ipofisi.
Normalmente la prolattina aumenta durante la gravidanza e l'allattamento per stimolare la produzione di latte; se però aumenta in altri momenti può interferire con la produzione di GnRh da parte dell'ipotalamo e con il funzionamento delle ovaie, causando disturbi dell'ovulazione e irregolarità mestruali che possono arrivare all'amenorrea.
L'iperprolattinemia può avere varie cause, tra cui lo stress (la secreazione di prolattina aumenta in situazioni di stress), l'uso di alcuni farmaci anche molto comuni (ad esempio gli antistaminici e molti psicofarmaci), l'ipotiroidismo (v. Le disfunzioni tiroidee). Una delle cause più frequenti è l'esistenza di un tumore ipofisario benigno chiamato adenoma ipofisario o anche, poiché secerne prolattina, prolattinoma; nelle donne si tratta quasi sempre di microadenomi (meno di 10 mm). Anche la sindrome dell'ovaio policistico correla tipicamente con un aumento della prolattina (v. L'ovaio policistico). In molti casi l'iperprolattinemia è idiopatica, cioè inspiegata.
Un lieve aumento della prolattina non dà in genere alcun sintomo, ma all'aumentare dei valori si hanno in genere disturbi dell'umore (ansia, irascibilità), calo del desiderio sessuale, irregolarità mestruali. La scomparsa delle mestruazioni e la galattorrea (cioè la fuoriuscita di latte dai capezzoli) si hanno solo se la prolattina è molto alta. In presenza di un tumore ipofisario il sintomo tipico è il mal di testa, mentre i problemi alla vista, che si hanno solo con gli adenomi di grosse dimensioni, sono molto rari nelle donne.
L'iperprolattinemia si diagnostica con un dosaggio della quantità di prolattina nel sangue (v. Dosaggi ormonali). Se dal dosaggio risulta un valore molto alto di prolattina si eseguono esami radiologici (una TAC o una risonanza magnetica) per individuare l'eventuale adenoma.
In caso di adenoma ipofisario la terapia è chirurgica, altrimenti si ricorre a una terapia con farmaci che sopprimono la produzione di prolattina (v. Gli inibitori della prolattina). La terapia farmacologica è molto efficace: nella stragrande maggioranza dei casi normalizza la situazione e consente la ripresa dell'ovulazione.

L'iperprolattinemia
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