Adozioni, cadrà il tabù sul nome della madre naturale
La nuova legge in aula: i genitori naturali potranno revocare il segreto
Da una parte il diritto alla riservatezza dei genitori che decidono di non riconoscere la prole. Dall’altra quello dei figli che chiedono di sapere, spesso per risolvere una questione che pesa dal punto di vista della psiche, in alcuni casi per aggiungere elementi nella diagnosi delle malattie a trasmissione ereditaria. Venerdì arriva in aula alla Camera un disegno di legge che prova a tenere insieme i diritti degli uni e degli altri.
Finora la legge, che data il 1983, ha favorito i primi, impedendo ai secondi di ottenere nomi e informazioni su chi li ha generati prima che siano trascorsi cento anni dal parto. Un’epoca quasi impossibile da attraversare, una misura incongruente con la durata della vita umana. Dagli Anni 50 a oggi sono oltre 400mila i figli di persone che hanno deciso di non riconoscerli al momento della nascita. Qualcuno, grazie a un funzionario compiacente o mediante pagamento di una tangente, è riuscito a risalire alla propria famiglia naturale.

Adozioni, cadrà il tabù sul nome della madre naturale
Re: Adozioni, cadrà il tabù sul nome della madre naturale
LA CONDANNA DELLA CORTE DI STRASBURGO
Poi è arrivato il 25 settembre del 2012. Con sei voti a uno la Corte europea di Strasburgo dà ragione alla signora Anita Godelli, triestina, che era ricorsa contro la legge. L’anno dopo la Corte Costituzionale cancella quell’articolo, il 28, chiedendo al legislatore di contemperare i due diritti concorrenti.
A quel punto Luisa Bossa, parlamentare del Pd, ripresenta una proposta di legge che si era vista ignorare nella sedicesima legislatura. «L’adottato - recita il testo - può accedere a informazioni che riguardano la sua origine, comprese quelle concernenti la procedura di adozione, i dati sanitari, i periodi di permanenza in istituti o altro».
Il testo prevede che l’adottato non riconosciuto, che abbia compiuto i venticinque anni di età, possa rivolgersi al tribunale per i minorenni «del luogo di residenza, il quale, valutato il caso, è tenuto a informare la madre e il padre naturali della richiesta di accesso alle informazioni da parte dello stesso adottato e a richiedere il loro consenso al superamento dell’anonimato».
Nel caso in cui i genitori siano deceduti il tribunale provvederà in automatico a fornire le generalità e l’eventuale presenza di patologie ereditarie trasmissibili e le cause del decesso, oltre al deposito di loro organi presso banche sanitarie.
LA LEGGE IN AULA
«Credo che sia una legge di civiltà - spiega Luisa Bossa - trovo legittimo che una persona abbia accesso alle informazioni circa le sue origini. Chiunque lo voglia deve poter sapere, al di là dell’adozione, chi è, da dove viene, e magari ringraziare la madre naturale che invece di abortire gli ha permesso di vivere».
Il calendario teorico del provvedimento si sviluppa tra questa settimana e la fine del mese. Oggi dopo pranzo le commissioni affari costituzionali e politiche sociali esprimono i loro pareri definitivi sul testo. Relatrici sono Roberta Agostini e Margherita Miotto, entrambe del Pd. Poi mercoledì la commissione giustizia recepirà i pareri e affiderà al relatore il mandato di portare in aula il testo, dove la discussione generale inizierà venerdì. Se tutto filerà liscio il voto dovrebbe essere calendarizzato tra il 25 e il 30 maggio. In caso contrario si finirà a dopo le elezioni regionali.
(Da La Stampa del 12 maggio 2015)
Poi è arrivato il 25 settembre del 2012. Con sei voti a uno la Corte europea di Strasburgo dà ragione alla signora Anita Godelli, triestina, che era ricorsa contro la legge. L’anno dopo la Corte Costituzionale cancella quell’articolo, il 28, chiedendo al legislatore di contemperare i due diritti concorrenti.
A quel punto Luisa Bossa, parlamentare del Pd, ripresenta una proposta di legge che si era vista ignorare nella sedicesima legislatura. «L’adottato - recita il testo - può accedere a informazioni che riguardano la sua origine, comprese quelle concernenti la procedura di adozione, i dati sanitari, i periodi di permanenza in istituti o altro».
Il testo prevede che l’adottato non riconosciuto, che abbia compiuto i venticinque anni di età, possa rivolgersi al tribunale per i minorenni «del luogo di residenza, il quale, valutato il caso, è tenuto a informare la madre e il padre naturali della richiesta di accesso alle informazioni da parte dello stesso adottato e a richiedere il loro consenso al superamento dell’anonimato».
Nel caso in cui i genitori siano deceduti il tribunale provvederà in automatico a fornire le generalità e l’eventuale presenza di patologie ereditarie trasmissibili e le cause del decesso, oltre al deposito di loro organi presso banche sanitarie.
LA LEGGE IN AULA
«Credo che sia una legge di civiltà - spiega Luisa Bossa - trovo legittimo che una persona abbia accesso alle informazioni circa le sue origini. Chiunque lo voglia deve poter sapere, al di là dell’adozione, chi è, da dove viene, e magari ringraziare la madre naturale che invece di abortire gli ha permesso di vivere».
Il calendario teorico del provvedimento si sviluppa tra questa settimana e la fine del mese. Oggi dopo pranzo le commissioni affari costituzionali e politiche sociali esprimono i loro pareri definitivi sul testo. Relatrici sono Roberta Agostini e Margherita Miotto, entrambe del Pd. Poi mercoledì la commissione giustizia recepirà i pareri e affiderà al relatore il mandato di portare in aula il testo, dove la discussione generale inizierà venerdì. Se tutto filerà liscio il voto dovrebbe essere calendarizzato tra il 25 e il 30 maggio. In caso contrario si finirà a dopo le elezioni regionali.
(Da La Stampa del 12 maggio 2015)
Re: Adozioni, cadrà il tabù sul nome della madre naturale
Certo che questa legge non penso sia proprio una buona idea. Sono d'accordo che il bambino adottato ha il diritto di sapere dei suoi genitori naturali, ma d'altro lato cosi diventa ancora piu semplice che questi un giorno, possano interferire nella famiglia e creare problemi, come provare a riprendersi il bambino. Mi spaventa un pochino a dire il vero!
Re: Adozioni, cadrà il tabù sul nome della madre naturale
ma se sicura che i genitori hanno il diritto di sapere dei loro figli abbandonati? hanno fatto la loro scelta, la cosa piu brutta che un essere umano puo fare, abbandonare il proprio bambino!!!lolli ha scritto:Certo che questa legge non penso sia proprio una buona idea. Sono d'accordo che il bambino adottato ha il diritto di sapere dei suoi genitori naturali
Re: Adozioni, cadrà il tabù sul nome della madre naturale
Ok addio adozioni in italia!baum ha scritto:Adozioni, cadrà il tabù sul nome della madre naturale
La nuova legge in aula: i genitori naturali potranno revocare il segreto