Domande e risposte sull’adozione
Inviato: 16 ago 2015, 18:16
Noi genitori adottivi, e/o operatori del settore diamo per ovvie un certo numero di affermazioni riguardanti l’iter adottivo, ma chi non ha vissuto direttamente o indirettamente un’adozione spesso pone domande ingenue che in alcuni casi ci fanno sorridere e in altri ci fanno alterare. Per questo motivo tentiamo di compilare una lista di domande basilari con risposte che almeno chiariscano i temi principali dell’adozione come avviene nel nostro paese.
A chi ci si rivolge per adottare un bambino? Per adottare un figlio ci si deve rivolgere al Tribunale per i Minorenni di competenza compilando e presentando una ‘domanda’ che in realtà è una dichiarazione in cui i coniugi offrono la loro disponibilità all’adozione. (Cfr: prepararsi all’adozione)
Si può adottare solo all’estero? No esistono sia la “Adozione Nazionale” volta ad accogliere un bambino nato in Italia, sia la “Adozione Internazionale” tramite la quale si può accogliere un bambino straniero. (Cfr: Adozione nazionale)
Adottare un bambino è così difficile come si sente dire? No, ci sono riuscite numerosissime coppie con caratteristiche comuni. Sono necessarie alcune doti come la perseveranza, la pazienza e una forte motivazione di entrambi i coniugi. A volte ci vogliono alcuni anni e a volte l’attesa e/o le difficoltà inducono alla resa. (Cfr: la decisione)
Una coppia deve essere necessariamente sposata per adottare? Si, è necessario essere sposati all’atto della domanda e si deve dimostrare di essere conviventi da almeno tre anni (sposati da almeno tre anni oppure conviventi da almeno tre anni e infine sposati). (Cfr: requisiti per adottare)
Si possono scegliere i bambini? No, le procedure di adozione escludono la possibilità che si possa scegliere uno specifico bambino come figlio.
Si può scegliere il sesso, il colore, l’età? No, anche se in alcuni casi, nell’Adozione Internazionale, la scelta della provenienza di un bambino straniero da un’area geografica determinano l’etnia e, in parte, l’età.
Le coppie incontrano il bambino nel suo paese d’origine? Si, le coppie si recano nel paese di origine del bambino dove lo incontrano e dove avvengono le procedure legali e burocratiche di adozione secondo le leggi del paese e della Convenzione de L’Aja o di accordi con il nostro paese. (Cfr: Adozione Internazionale)
Tutti i bambini presenti negli istituti sono adottabili? No, sono adottabili solo quelli che sono in stato di abbandono, altri sono temporaneamente in istituto ma mantengono un legame affettivo con almeno un genitore o un parente. (Cfr: dichiarazione di adottabilità)
Per adottare all’estero ci si può rivolgere direttamente al paese d’origine del bambino? No, è necessario operare tramite una delle numerose (circa 65) associazioni onlus autorizzate dalla Commissione Adozioni Internazionali. (Cfr: come scegliere l’Ente)
A chi ci si rivolge per adottare un bambino? Per adottare un figlio ci si deve rivolgere al Tribunale per i Minorenni di competenza compilando e presentando una ‘domanda’ che in realtà è una dichiarazione in cui i coniugi offrono la loro disponibilità all’adozione. (Cfr: prepararsi all’adozione)
Si può adottare solo all’estero? No esistono sia la “Adozione Nazionale” volta ad accogliere un bambino nato in Italia, sia la “Adozione Internazionale” tramite la quale si può accogliere un bambino straniero. (Cfr: Adozione nazionale)
Adottare un bambino è così difficile come si sente dire? No, ci sono riuscite numerosissime coppie con caratteristiche comuni. Sono necessarie alcune doti come la perseveranza, la pazienza e una forte motivazione di entrambi i coniugi. A volte ci vogliono alcuni anni e a volte l’attesa e/o le difficoltà inducono alla resa. (Cfr: la decisione)
Una coppia deve essere necessariamente sposata per adottare? Si, è necessario essere sposati all’atto della domanda e si deve dimostrare di essere conviventi da almeno tre anni (sposati da almeno tre anni oppure conviventi da almeno tre anni e infine sposati). (Cfr: requisiti per adottare)
Si possono scegliere i bambini? No, le procedure di adozione escludono la possibilità che si possa scegliere uno specifico bambino come figlio.
Si può scegliere il sesso, il colore, l’età? No, anche se in alcuni casi, nell’Adozione Internazionale, la scelta della provenienza di un bambino straniero da un’area geografica determinano l’etnia e, in parte, l’età.
Le coppie incontrano il bambino nel suo paese d’origine? Si, le coppie si recano nel paese di origine del bambino dove lo incontrano e dove avvengono le procedure legali e burocratiche di adozione secondo le leggi del paese e della Convenzione de L’Aja o di accordi con il nostro paese. (Cfr: Adozione Internazionale)
Tutti i bambini presenti negli istituti sono adottabili? No, sono adottabili solo quelli che sono in stato di abbandono, altri sono temporaneamente in istituto ma mantengono un legame affettivo con almeno un genitore o un parente. (Cfr: dichiarazione di adottabilità)
Per adottare all’estero ci si può rivolgere direttamente al paese d’origine del bambino? No, è necessario operare tramite una delle numerose (circa 65) associazioni onlus autorizzate dalla Commissione Adozioni Internazionali. (Cfr: come scegliere l’Ente)