Burocrazia e costi proibitivi: adozioni internazionali
Inviato: 06 giu 2015, 17:29
Burocrazia e costi proibitivi: adozioni internazionali crollate del 49% in pochi anni
Articolo pubblicato il: 06/06/2015
"Dal 2008 al 2014 l’Italia ha registrato un vero e proprio crollo sul fronte delle adozioni internazionali, che hanno registrato una diminuzione del 49%: sono numeri drammatici che impongono la necessità di mettere in atto e rafforzare tutti gli strumenti culturali, sociali e istituzionali, oltre agli interventi innovativi, per favorire la ripresa delle adozioni". A lanciare l'allarme è la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori.
"Il calo delle adozioni in questi ultimi anni, segnalato in più circostanze dagli enti autorizzati, rappresenta un dato preoccupante sia perché esprime un arretramento sul versante del diritto dei minori ad avere una famiglia sia perché è un indicatore della crisi economica che colpisce un numero crescente di nuclei familiari", sottolinea Iori.
"Credo che sia opportuno rivedere, in un'ottica di miglioramento, il sistema delle adozioni e le funzioni della Commissione adozioni internazionali", aggiunge la deputata del Pd. "E' necessario fare in modo che le famiglie tornino a credere nell’adozione internazionale: lo dobbiamo ai tanti bambini e adolescenti che non hanno la fortuna di avere una famiglia", conclude.
Il calo delle adozioni internazionali "è da attribuire anche a fattori come l'iter burocratico, il percorso difficile e farraginoso e i costi. Adottare un bambino costa anche 30mila euro e lo Stato interviene poco e in ritardo", dice all'Adnkronos Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza
Articolo pubblicato il: 06/06/2015
"Dal 2008 al 2014 l’Italia ha registrato un vero e proprio crollo sul fronte delle adozioni internazionali, che hanno registrato una diminuzione del 49%: sono numeri drammatici che impongono la necessità di mettere in atto e rafforzare tutti gli strumenti culturali, sociali e istituzionali, oltre agli interventi innovativi, per favorire la ripresa delle adozioni". A lanciare l'allarme è la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori.
"Il calo delle adozioni in questi ultimi anni, segnalato in più circostanze dagli enti autorizzati, rappresenta un dato preoccupante sia perché esprime un arretramento sul versante del diritto dei minori ad avere una famiglia sia perché è un indicatore della crisi economica che colpisce un numero crescente di nuclei familiari", sottolinea Iori.
"Credo che sia opportuno rivedere, in un'ottica di miglioramento, il sistema delle adozioni e le funzioni della Commissione adozioni internazionali", aggiunge la deputata del Pd. "E' necessario fare in modo che le famiglie tornino a credere nell’adozione internazionale: lo dobbiamo ai tanti bambini e adolescenti che non hanno la fortuna di avere una famiglia", conclude.
Il calo delle adozioni internazionali "è da attribuire anche a fattori come l'iter burocratico, il percorso difficile e farraginoso e i costi. Adottare un bambino costa anche 30mila euro e lo Stato interviene poco e in ritardo", dice all'Adnkronos Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza